martedì 24 febbraio 2009

Lettera aperta ad artisti ed intellettuali milanesi

Vi chiediamo un po’ di tempo per il vostro quartiere

Siamo cittadini di sinistra che lavorano insieme da quasi due anni in Zona 4 che va da Porta Romana a Rogoredo passando da Corvetto, da Piazza Tricolore a Ponte Lambro passando da Molise-Calvairate. Abbiamo costituito un’associazione di promozione culturale e sociale, La Casa della Sinistra, per poter agire sul territorio con veste ufficiale, indipendente dai vari partiti a cui alcuni associati sono iscritti. La nostra finalità è operare insieme ai cittadini che vivono la zona, in particolare i quartieri popolari, per la ricostruzione di un tessuto sociale vitale, attraverso azioni finalmente concrete, rivolte in particolare a una nuova consapevolezza nei consumi, nelle abitudini quotidiane e nella possibile ricchezza dell’interazione tra italiani e stranieri. Il compito è difficile, la disgregazione sociale molto forte, i messaggi che giungono dai media vanno in direzione opposta alla costruzione di una coscienza critica nel vivere e nel convivere. Oggi si ascoltano solo i “nomi noti”, solo chi è personaggio pubblico suscita attenzione. Ci rivolgiamo perciò con un appello accorato a tutti coloro che, nel mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport, abitando nella nostra zona (romana-vittoria) o in zone limitrofe, siano disponibili a prestare il loro nome e la loro faccia per incontri con i cittadini su temi che potremo concordare insieme (così come le modalità e i tempi) e per sostenerne le battaglie.
Vi chiediamo quindi di essere non solo “testimonial”, ma di condividere azioni a cui sia noi che voi, ne siamo certi, crediamo. Sarebbe molto bello e innovativo che foste voi a contattarci per dare una mano alla costruzione di una città migliore, avendo una zona come punto di partenza.


Potete contattarci all’indirizzo e-mail sinistrazona4@gmail.com

venerdì 20 febbraio 2009

Milano, riforma Gelmini alle materne

Maestra unica e divisioni di classe
Da dove potrebbe cominciare un Comune a risparmiare davanti alla crisi? Dall'asilo. Non è una battuta ma il senso della riorganizzazione per le 170 scuole materne di Milano che sta gettando nel panico le circa 3mila maestre, mentre i genitori ancora non sanno nulla.
di Claudio Jampaglia
da Liberazione

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mercoledì 18 febbraio 2009

Guariamo l'Italia dal pregiudizio

Siamo donne e uomini che operano nel mondo della comunicazione, della cultura, dello spettacolo, che vogliono reagire al tentativo di restaurare in Italia un clima di oscurantismo, imponendo una visione di maschile e femminile che non lascia spazio all'affermazione della personalità dei singoli, dei diritti civili e delle libertà.
In particolare è in atto una campagna che sostiene che si possa "guarire" l'omosessualità, attraverso fantomatiche e antiscientifiche "terapie riparative", che vorrebbero riportare i gay, le lesbiche e i/le bisessuali ad una pretesa normalità.
Vogliamo riaffermare con serenità e fiducia che la storia non è passata invano. Difendiamo la laicità dello Stato, la conquista dei diritti delle donne, dei giovani, delle persone con diverse identità sessuali, etniche, religiose, come diritti umani fondamentali, patrimonio da salvaguardare e da promuovere.
Anche in Italia la società sta crescendo, attraverso un modo nuovo di organizzare e gestire le esistenze, le relazioni, le famiglie, i rapporti d'amore. Dignità e rispetto della persona restano i pilastri di questa società civile, l'amore l'elemento fondante delle nostre famiglie.
Aderiamo a questo appello che intende rinnegare i nuovi inquisitori, allargare l'orizzonte dei diritti, riconoscere l'amore al plurale, quell'amore di cui tutte e tutti siamo degni rappresentanti, fatto di responsabilità, di impegno reciproco, di fecondità, quell'amore che guarisce dalle ferite inferte dalla vera malattia sociale: il pregiudizio.

I nostri amori sono la dimostrazione di una felicità possibile ed autentica, che porta valore aggiunto ad una società che sta crescendo tra mille difficoltà, ma con un maggiore senso di responsabilità, più matura rispetto ad una politica spesso troppo sorda e cieca.
Nei nostri specifici ambiti, professioni, sentimenti personali, relazioni amorose, famiglie, intendiamo farci portavoci di una concreta realtà: anche in Italia è possibile una nuova stagione per i diritti civili e di libertà.
Sarà la miglior risposta alla volontà di far tornare il nostro paese ai secoli bui della censura, del pensiero unico, della violenza e discriminazione rispetto all'autodeterminazione delle persone.


Agedo – Associazione Genitori di Omosessuali
Arci – Associazione nazionale
Arcigay, Associazione Lesbica e Gay Italiana
ArciLesbica – Associazione nazionale
Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali

Per ADESIONI:
ufficiostampa@arcigay.it

mercoledì 11 febbraio 2009

Contro lo sgombero della Cascina Autogestita Torchiera

Per firmare la petizione
http://www.petitiononline.com/Onsky59/petition.html

Mozione su wireless e open source

Leggi la mozione che il Gruppo Consiliare "La Sinistra" presenterà giovedì 12 febbraio al Consiglio di Zona 4

martedì 10 febbraio 2009

Solidarietà ai lavoratori della INNSE

La Casa della Sinistra di Zona 4 dà la sua totale solidarietà ai lavoratori della INNSE di via Rubattino che per mesi hanno difeso la fabbrica, la sua produzione e il loro posto di lavoro dalla speculazione edilizia e finanziaria.
Questa città, che sta per essere sommersa dal cemento, non sa difendere il suo patrimonio industriale, le fabbriche produttive né, prima di tutto, coloro che per anni vi hanno lavorato. La risposta che le istituzioni hanno dato, schierandosi senza tentennamenti con la proprietà, sono state questa mattina all’'alba le cariche delle forze dell’'ordine contro gli operai e i manifestanti che si opponevano alla chiusura di una fabbrica (che non era in crisi), motivata solo da fini speculativi.

lunedì 9 febbraio 2009

Lettera della Rete dei Comtitati Milanesi

Egr. Ing. Masseroli,

Leggiamo dai quotidiani milanesi una sua stupefacente dichiarazione in relazione al sequestro della torre di Ligresti in costruzione in via De Castilla 23, effettuato dalla Guardia di Finanza.

Il titolo dell’articolo è eclatante:
“Isola, sotto sequestro la torre di Ligresti – Masseroli: E’ la dittatura dei Comitati”
“Se un drappello di cittadini contrario a certi interventi decide di fermare un progetto con tutti i mezzi che ha a disposizione, commette un atto irresponsabile.
Mi auguro che in questo momento di grande sviluppo per la città non ci sia un continuo “stop and go” alimentato non certo dalla magistratura ma da qualche comitato che preferisce una Milano ferma rispetto ad una metropoli in movimento.
Questo io la chiamo dittatura dei comitati, che va a discapito della democrazia.”

Per quanto riguarda la dittatura è necessaria una premessa: poiché ai cittadini viene impedita sia la partecipazione democratica diretta sia la possibilità di controllo democratico attraverso i loro eletti in Consiglio Comunale, e le scelte urbanistiche della città tengono solo conto degli interessi economici di alcuni grandi gruppi immobiliari, la difesa della democrazia e della legalità sta solo nelle mani dei cittadini e dei loro comitati: se c'è una dittatura, o quanto meno un regime oligarchico, è in Comune che bisogna cercare i colpevoli.
Più semplicemente, in generale i cittadini si riuniscono in comitati per avere una maggior capacità operativa contro quei lavori ritenuti non pertinenti e iniziano a contestare l’amministrazione che li ha deliberati promuovendo dibattiti, manifestazioni, ricorsi amministrativi, ricorsi alla magistratura, ecc. Tutto ovviamente nel segno della legalità.
Lei in poche parole accusa i cittadini di un potere talmente elevato e persuasivo da imporre alla magistratura la rilevazione di atti illeciti nei confronti di quei magnanimi operatori sociali che costruiscono edifici per la collettività.
Stiamo invece parlando di interventi giudiziari di cui alcuni magistrati hanno rilevato consistenti prove di irregolarità sia amministrative che progettuali.
Per sua memoria riporto uno stralcio del comunicato della Guardia di Finanza:

Leggi il resto della lettera

Protocollo di intesa fra Assessorato allo sviluppo del territorio e Consigli di Zona

È stato firmato dall’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli un protocollo d’intesa con i presidenti dei Consigli di zona di Milano.

martedì 3 febbraio 2009

Comunicato stampa

La Casa della Sinistra della Zona 4 di Milano riunita in assemblea sociale, nel corso del dibattito sulla condizione sociale della città esprime preoccupazione e sdegno per lo sgombero del centro sociale Conchetta.

Il Centro Sociale Conchetta è un centro culturale essenziale per la memoria e per le pratiche sociali della città, la capacità di aggregazione e produzione culturale contraddistingue la qualità della città.

Ogni civile città europea non solo tollera ma sostiene le esperienze sociali autorganizzate e la nostra città non può continuamente scivolare verso l'inciviltà e l'intolleranza per tutte le differenze che formano il corpo sociale.

La Casa della Sinistra di Zona 4 di Milano esprime piena solidarietà agli uomini e alle donne del centro sociale Conchetta e si rende disponibile a partecipare alle iniziative che saranno previste, chiede all'Amministrazione Comunale di rivedere le scelte prese e riaprire il dialogo per una soluzione che permetta al centro sociale, alla libreria Calusca e all'archivio Primo Moroni di vivere e costruire la cultura di una Milano migliore in cui tutte le esperienze culturali e sociali autogestite che formano il tessuto democratico della città non siano oggetto di aggressione e repressione.

Firma la petizione on-line